Giusepe's Weblog

Di: giusepe

Nov 2 PM

Categoria: Bangkok, Life, Uncategorized

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Per scoprire il vero valore dei soldi, bisogna averceli.

Questo non vuol dire necessariamente essere ricchi, ma è solo quando abbiamo a disposizione dei soldi che ne possiamo veramente capire il valore. Perchè, e questo è solo il mio pensiero, un povero sa di essere povero, ma, è solo quando scopre quanto sono ricchi gli altri, che capisce quanto è veramente povero. Io, personalmente, non mi ritengo nè ricco nè povero, ma fortunato. E questo, sostanzialmente, vuol dire essere più ricco di tante altre persone.

Ma tornando alla ricchezza, nel senso materiale e monetario del termine, sono stato fortunato, ma non per questo ricco, a trovare 100 baht per strada, qualche giorno fa, che non ho potuto mettere, in quanto trattasi di banconota, tra le monetine della mia collezione di soldi trovati in terra; che non ho voluto, inutilmente, spendere; ma che ho deciso di portare, con Lucija, in un posto particolare per una ragione particolare, in un’offerta particolare a chi (divinità, spirito o angelo custode che sia) abbia fatto in modo di farmi trovare quei soldi per terra, così accuratamente spiegazzati, come se fossero stati appositamente preparati e posizionati lì perché io li trovassi.

E sono fortunato, ma non per questo ricco, ad avere un paio di studenti thailandesi a cui insegnare italiano che, in giorni come questo in cui vengo pagato, ravvivano le mie personali finanze, il mio stato d’animo e la voglia di non starsene con le mani in mano, a non far niente o a spendere soldi guadagnati da altri. Ed è per questo che, felice, fortunato e, nel mio piccolo, anche un po’ ricco, compro, con i miei soldi, una bella coroncina di fiori da mettere sulla casetta degli spiriti, fuori dalla porta di casa, e lascio la moneta di resto che ricevo indietro ad un signore che chiede l’elemosina lì vicino e che mi ricambia con i palmi delle mani giunti davanti alla sua fronte ed un sorriso che mi rende ancora più felice, fortunato, ma non per questo più ricco.

To discover the real value of the money, one should have it.

This doesn’t mean to be necessarily rich, but it’s only when we have the money that we can understand its value. Because, in my personal opinion, poor people know that they are poor, but it’s only when they discover how rich are the others that they understand how poor actually they are. I personally consider myself neither rich nor poor, but lucky. And this basically means to be more rich than many others.

But coming back to the richness, in its strait material and monetary meaning, I was lucky, but not for that rich, to find 100 baht on the road, some days ago, that I could not put, because it’s a banknote, together with other coins that form my collection of ”money found on the ground”; that I didn’t want to spend uselessly; but that I decided to bring with Lucija in a special place for a special reason, in a special offer to who – God, spirit or angel – have put me in the condition to find that money, so well folded, as if it was prepared and carefully placed there for me.

And I’m lucky, but not for that rich, to have a couple of Thai students whom I teach Italian, so that, on a day like today when they pay me,  my finances strengthen up, but so does my mood and my will to not do nothing, spending some else’s money. And that is the reason that, happy, lucky and even, in my small way, a little rich, I bought, with my own money, a wreath to put on the spirit house we have in front of our  door and I left the coin that I receive back, to a beggar who replied to my gesture by joining his hands in front of his face, sending me back a smile that made me feel even more happy, lucky, although not for that more rich.